Titolo inglese: FreakBeat
Anno: 2011
Durata: 79'
Regista: Luca Pastore
Autore: Luca Pastore & Claudio Piersanti
Direttore della fotografia: Luciano Federci
Montatore: Sardo Cristina & Simone Incerti Zambelli
Producer: Roberto Ruini
Società di produzione: Pulsemedia
Colore: Color / B&W
Formato: HD
Ratio: 16:9
Lingua originale: italiana
Sottotitolo: inglrse
Genere: Docu-fiction
Tema: Musica & Danza - On the road
Paese di produzione: Italia
Stato lavori: pronto
Data Uscita: 26-11-2011
Sito web:
Sinossi:
Un road-movie emiliano alla ricerca del 'sacro Graal' del Grande Beat: il nastro perduto di una mitica session fra l'Equipe84 e Jimi Hendrix... Impossibile? Forse. Ma Freak Antoni, l'intellettuale demenziale, il teppista soffice, ci crede al punto da trascinare sua figlia Margherita su un vecchio furgone Volkswagen alla ricerca della mitica reliquia sonora. La ricerca del nastro è un pretesto per non arrendersi al cinismo e alla sterilità dell'Italia di oggi, per riaffermare il valore dell'utopia e dell'immaginazione, per creare un ponte generazionale tra Freak e sua figlia, alla quale il nostro eroe cerca di trasmettere qualcosa di sè. Durante il viaggio la coppia incontrerà personaggi storici del Grande Beat italiano, in una sorta di caccia al tesoro dall'esito incerto. Freak e Margherita arrivano fino all'unico uomo che può davvero sapere qualcosa: Maurizio Vandelli, che dopo una session con Freak rivelerà l'ultimo indizio. Il film è un tour psichedelico e demenziale, contrappuntato da una colonna sonora che raccoglie il meglio del beat italiano, spesso proposto attraverso videoclip che sono altrettante tappe del viaggio. La piovosa campagna emiliana è lo sfondo della ricerca, tra rosette alla mortadella e cascinali perduti nella nebbia.
Note:
'Freakbeat' non è un documentario e non è un film di finzione, è un esperimento: è il tentativo di raccontare in modo leggero e imprevedibile, quell'impalpabile follia anticonformista che, nata negli anni '60 sulle tracce della rivoluzione intellettuale della Beat Generation, continua ad essere alla base della non-omologazione di intere generazioni, che sono 'beat' anche senza saperlo.
'Freakbeat' si muove assolutamente nell'oggi, senza nostalgie, ma con la consapevolezza che l'utopia e la fantasia sono ingredienti essenziali da contrapporre al funzionalismo arido che troppo spesso tenta di dominarci.
Festival:
Torino Film Festival 2011, Trieste Film festival 2012, Bif&st 2012, Shangai International Film Festival 2012